Piazza Petigax, 1 - Courmayeur

venerdì 30 dicembre 2011

Courmayeur Valdese

COURMAYEUR quarto Sabato del mese ore 14.30

Sabato 28 gennaio 2012

studio biblico e Culto Evangelico

a cura del pastore valdese Maurizio ABBÀ


giovedì 22 dicembre 2011

LUTERO: ANTOLOGIA DI SERMONI

Martin Lutero
IL CRISTO PREDICATO
Sermoni domenicali e festivi
Antologia
Introduzione e note
di Stefano CAVALLOTTO
Traduzione
di Franca BELSKI
collana: Letture Cristiane del Secondo Millennio
Paoline, 2011
pp. 322

Ora, la Chiesa non è fatta di legno o di pietra,
è invece l'insieme di coloro che credono in Cristo

Lutero, predica su Luca 2,15-20,
p. 198

giovedì 1 dicembre 2011

Courmayeur Valdese - Culto della Vigilia di Natale

Sabato 24 dicembre 2011 - VIGILIA DI NATALE
ore 14.30
Studio Biblico e Culto di Adorazione e Lode
Piazza Petigax, 1 - COURMAYEUR

predicazione a cura del pastore valdese Maurizio ABBA'

venerdì 25 novembre 2011

Dio è seduta, tesse con pazienza e con il sorriso

A TUTTE LE TESSITRICI DEL MONDO


Dio è seduta e piange,

la meravigliosa tappezzeria della creazione

che aveva tessuto con tanta gioia è mutilata,

è strappata a brandelli, ridotta in cenci;

la sua bellezza è saccheggiata dalla violenza.

Dio è seduta e piange.

Ma, guardate, raccoglie i brandelli,

per ricominciare a tessere.

Raccoglie i brandelli delle nostre tristezze,

le pene, le lacrime, le frustrazioni

causate dalla crudeltà, dalla violenza,

dall'ignoranza, dagli stupri, dagli assassinii.

Raccoglie i brandelli di un duro lavoro,

degli sforzi coraggiosi, delle iniziative di pace,

delle proteste contro l'ingiustizia.

Tutte queste realtà che sembrano piccole e deboli,

le parole, le azioni offerte in sacrificio,

nella speranza, la fede, l'amore.

Guardate!

Tutto ritesse con il filo d'oro della gioia.

Dà vita ad un nuovo arazzo,

una creazione ancora più ricca, ancora più bella

di quanto fosse l'antica!

Dio è seduta, tesse con pazienza, con perseveranza

e con il sorriso che sprigiona come un arcobaleno

sul volto bagnato delle lacrime.

E ci invita a non offrirle soltanto i cenci

ed i brandelli delle nostre nostre sofferenze

e del nostro lavoro.

Ci domanda molto di più;

di restarle accanto davanti al telaio della gioia,

ed a tessere con lei l'arazzo della nuova creazione.


M. Riensiru - CEC.


(tratto da: Comitato Italiano per la CEVAA,

Comunità di Chiese in Missione,

raccolta e traduzione testi: Renato Coïsson,

Spalanca la finestra, raccolta di testi di fede,

Stampato ma non pubblicato, Trieste, 2000, p.116).

mercoledì 9 novembre 2011

Sottoscrizione di solidarietà per le vittime dell'alluvione

Sottoscrizione

di Solidarietà







La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha aperto una sottoscrizione per le vittime dell'alluvione in Liguria. Mentre si piangono i morti e ancora si spala il fango che ha ricoperto le strade, il Consiglio della FCEI ha voluto esprimere la propria vicinanza nella preghiera alle persone colpite, tra le quali figurano anche alcune famiglie evangeliche. "Oltre alla solidarietà – ha dichiarato la pastora Letizia Tomassone, vice presidente della FCEI - è importante che le chiese si facciano promotrici di una riflessione sulla gestione del territorio italiano, spesso così fragile e abbandonato a se stesso".

Per aderire alla raccolta fondi si può utilizzare il conto corrente postale: n. 38016002 - IBAN: IT 54 S 07601 03200 0000 38016002, BIC/SWIFT code: BPPIITRRXXX intestato a: Federazione delle chiese evangeliche in Italia, via Firenze 38, 00184 Roma. Specificare nella causale: Alluvionati Liguria.


Tratto da NEV - Notizie evangeliche del 7 novembre 2011

si veda anche: www.chiesavaldese.org


sabato 5 novembre 2011

Il Signore è buono; è un rifugio nel giorno dell'angoscia
e conosce quelli che confidano in lui
(Naum 1,7)


Nella luce della tua speranza, nelle ombre delle tue paure,
ti assicuro che sono con te. Nel buio del tuo passato,
nell'incertezza del tuo futuro, ti assicuro che sono con te.


tratto da: Un Giorno Una Parola
letture bibliche quotidiane per il 2011;
Claudiana editrice, Torino, p. 247.

mercoledì 26 ottobre 2011

in televisione
Il Culto evangelico della Riforma
Domenica 30 ottobre 2011
ore 08:40 Raidue

Dal cuore delle Cevennes, in Francia,
in occasione della Domenica della Riforma.

Il culto sarà celebrato dal pastore Laurent Schlumberger,

Presidente della Chiesa Riformata di Francia


edizione italiana a cura
della rubrica Protestantesimo

giovedì 20 ottobre 2011

Sabato 22 ottobre 2011
ore 14.30
Studio Biblico e Culto di Adorazione e Lode
Piazza Petigax, 1 - COURMAYEUR

predicazione a cura del pastore valdese Maurizio ABBA'

sabato 15 ottobre 2011

I traviati di spirito impareranno la saggezza
e i mormoratori accetteranno l'istruzione
(Isaia 29,24)

Abbiate tra di voi un medesimo sentimento.
Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi
attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi
da voi stessi (Romani 12,16)

Verità, saggezza e conoscenza sono come il tronco di
un baobab: le braccia di una sola persona non sono
in grado di stringerle insieme.

Proverbio del Ghana

tratto da:
Un Giorno Una Parola Letture bibliche quotidiane per il 2011,
editrice Claudiana, Torino, p. 233.

mercoledì 12 ottobre 2011

Dio è più grande del nostro cuore
e conosce ogni cosa
(I Giovanni 3,20)

Non esiste conforto più profondo
di questa certezza: in mezzo alla nostra miseria
essere circondati dall'amore di Dio.

Giovanni Calvino

(tratto da:
Un Giorno Una Parola letture bibliche quotidiane per il 2012,
editrice Claudiana, p. 171).

sabato 8 ottobre 2011

DIRITTI UMANI




SALVIAMO IL PASTORE NADARKHANI

di Paolo Naso



L'arresto e la condanna a morte in Iran di un pastore evangelico
accusato di apostasia cade a pochi giorni
dalla X Giornata del dialogo cristiano islamico e dall'incontro interreligioso
convocato da Benedetto XVI ad Assisi.
Il dialogo è l'unica strada percorribile ma perché abbia senso
e produca frutti chi vi partecipa deve riconoscere
il valore assoluto della libertà della coscienza.











Yousef Nadarkhani
è un pastore evangelico iraniano
che rischia la vita
perché condannato per apostasia,
avrebbe cioè abbandonato la fede islamica
per convertirsi al cristianesimo.
E lo ha fatto pubblicamente,
diventando pastore evangelico
e contestando
le nuove norme che impongono
l’insegnamento religioso coranico nelle scuole pubbliche.


Il caso è ormai scoppiato e governi e opinione pubblica
di tutto
il mondo sono consapevoli della brutalità di una legge
– quella sull'apostasia – che in Iran e in altri paesi viola il fondamentale
diritto umano alla libertà di coscienza,
di credere o di non credere, e di credere in una forma e
secondo una tradizione diversa
da quella imposta da una legge arbitraria.


Sul caso è intervenuta anche la Casa bianca
ma, sin qui senza che nulla sia accaduto.
Il pastore Nadarkhani potrebbe anzi restare vittima dell'arroganza
di un regime
che sacrifica una persona e un ministro di culto per dare prova della sua
intransigenza e della sua determinazione politica.


Per quanto rimarranno poco ascoltate, però,
le proteste dell'Occidente
e di quanti nel mondo islamico rifiutano di attribuire al Corano
e al profeta Muhammad la paternità
dell'abominio di una esecuzione capitale
perché ci si è convertiti a una regione diversa dall'Islam,
devono continuare. Anzi devono salire di tono.


Siamo a meno di un mese dalla X giornata
del dialogo cristiano islamico,
una iniziativa nata in Italia a pochi mesi dall'11 settembre,
mentre rullavano i tamburi dello scontro di civiltà
e c'era chi invocava
una nuova crociata contro l'islam ritenuto responsabile
di quella tragedia.
Tutto l'islam, l'intera umma dei musulmani.
La giornata del dialogo voleva proporre, in quel frangente,
una lettura radicalmente opposta e tendere una mano ai musulmani che,
come tanti cristiani e tanti non credenti,
avevano osservato sconvolti e angosciati
il crollo delle torri di New York.
Al delirio fondamentalista della “guerra santa” dei qaedisti,
in tutto il mondo milioni di musulmani
seppero contrapporre un'altra idea dell'islam,
quella della pace-salaam come fondamentale principio costitutivo
delle religione rivelata a Muhammad.


In Italia, negli anni successivi la “Giornata” ha fatto la sua strada,
diventando un'occasione importante e riconosciuta
perché cristiani e musulmani,
a livello locale, imparassero a conoscersi ed a collaborare:
il dialogo alla base delle religioni,
con tutti i rischi della frammentarietà e dell'improvvisazione
ma anche una grande esperienza di incontro e
una grande sfida ai pregiudizi.


Quest'anno la Giornata del dialogo coinciderà con una solenne convocazione
convocata da Papa Benedetto XVI in occasione
dei 25 del primo incontro interreligioso di Assisi:
il dialogo al vertice delle religioni, con tutti i rischi e le ambiguità
di una forma a cui
corrispondono pochi contenuti, ma pur sempre
un gesto per la pace e la convivenza.


L'augurio è che per il 27 ottobre, quando in oltre cento città italiane
si celebrerà la giornata
e a Assisi si raccoglieranno i capi delle grandi comunità religiose,
il pastore Nadarkhani
sia già libero. Se così non fosse,
proprio per dare forza e valore al dialogo,
sarebbe bello che in ogni incontro si ricordasse che,
mentre cristiani e musulmani parlano di pace e di convivenza,
un cristiano rischia la vita nel nome di una norma
che qualcuno pretende sia dettata dall'Islam.


Se musulmani e cristiani sapranno dirlo insieme,
a partire da oggi, il 27 ottobre sarà davvero un giorno speciale e benedetto da Dio.




3 ottobre 2011


tratto da: www.chiesavaldese.org
Cerca nei commenti:
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venerdì 7 ottobre 2011

C'è un solo Dio e anche un solo mediatore
fra Dio e gli uomini,
Cristo Gesù uomo
(I Timoteo 2,5)

domenica 2 ottobre 2011

Poiché il dolore dovrà scomparire,
già ora il mitigare il dolore a favore del bene
è un'indicazione di questa grande promessa.
Poiché il regno di Dio vuole essere un regno di libertà,
già ora la lotta contro l'oppressione è un segno del regno di Dio.

                                                    Helmut Gollwitzer

tratto da: Un Giorno Una Parola. Letture bibliche quotidiane per il 2012,
Claudiana editrice, p. 207-

giovedì 29 settembre 2011


domenica 25 settembre 2011



Signore, ti preghiamo vieni. 
Nella nostra superbia, per ridimensionarci.
Nella nostra distretta. per donarci un cuore aperto.
Nel nostro sconforto, per sostenerci a credere di nuovo.
      
                                               Karl-Heinz Ronecker
 
preghiera riportata da:
Un Giorno Una Parola letture bibliche quotidiane per il 2011,
editrice Claudiana.

sabato 24 settembre 2011

Sabato 24 settembre 2011
ore 14.30 
Studio Biblico e Culto di Adorazione e Lode
Piazza Petigax, 1 - COURMAYEUR


predicazione a cura del pastore Maurizio ABBA'


Tu e io 
Ricordo bene la sera 
in cui furono pronunciate,
nel suo studio,
le «sette parole di Gibran».
Stavamo facendo una pausa,
dopo lunghe ore di lavoro.
Di punto in bianco, il poeta mi chiese:
«Supponiamo tu fossi costretta 
a fare a meno
di tutte le parole che conosci,
eccetto sette:
quali manterresti?»

Quasi senza esitare, scelsi:
Dio, vita, amore, bellezza, terra.
Ma non riuscivo a trovare le altre due
per completare il numero.
Così gli chiesi: «Dimmi quali sarebbero le due parole»,

«Hai dimenticato le più importanti»,
rispose,
«senza le quali le altre non hanno potere».
Rimasi sorpresa. Ma lui proseguì:
«Le due parole essenziali da salvare sono:
 tu e io »
                                               Barbara Young, This Man from Lebanon

riportato da: Giorni d'amore. Le più belle pagine di Gibran e Tagore,
a cura di Isabella Farinelli,
(collana Lo Scrigno, 3),
Paoline Editoriale Libri,
Figlie di San Paolo, Milano, 2004, pp. 49-50.