A TUTTE LE TESSITRICI DEL MONDO
Dio è seduta e piange,
la meravigliosa tappezzeria della
creazione
che aveva tessuto con tanta gioia è
mutilata,
è strappata a brandelli, ridotta in cenci;
la sua bellezza è saccheggiata dalla
violenza.
Dio è seduta e piange.
Ma, guardate, raccoglie i brandelli,
per ricominciare a tessere.
Raccoglie i brandelli delle nostre
tristezze,
le pene, le lacrime, le frustrazioni
causate dalla crudeltà, dalla violenza,
dall'ignoranza, dagli stupri, dagli
assassinii.
Raccoglie i brandelli di un duro lavoro,
degli sforzi coraggiosi, delle iniziative
di pace,
delle proteste contro l'ingiustizia.
Tutte queste realtà che sembrano piccole e
deboli,
le parole, le azioni offerte in
sacrificio,
nella speranza, la fede, l'amore.
Guardate!
Tutto ritesse con il filo d'oro della
gioia.
Dà vita ad un nuovo arazzo,
una creazione ancora più ricca, ancora più
bella
di quanto fosse l'antica!
Dio è seduta, tesse con pazienza, con
perseveranza
e con il sorriso che sprigiona come un
arcobaleno
sul volto bagnato delle lacrime.
E ci invita a non offrirle soltanto i
cenci
ed i brandelli delle nostre nostre
sofferenze
e del nostro lavoro.
Ci domanda molto di più;
di restarle accanto davanti al telaio
della gioia,
ed a tessere con lei l'arazzo della nuova
creazione.
M. Riensiru - CEC.
(citazione tratta da: Comitato Italiano
per la CEVAA, Comunità di Chiese in Missione,
raccolta e traduzione testi: Renato
Coïsson,
Spalanca la finestra, raccolta di
testi di fede,
Stampato ma non pubblicato, Trieste, 2000,
p.116).